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😃I lavori dei miei Pupazzoni: "Sulle tracce degli antichi pastori transumanti".

  • Immagine del redattore: Prof.Lolli
    Prof.Lolli
  • 10 nov 2018
  • Tempo di lettura: 2 min

Oggi (martedì 6 novembre 2018) abbiamo fatto lezione con Antonella Ciarletta, che collabora con il Parco Nazionale d’Abruzzo. Antonella ci ha raccontato molte cose belle e interessanti! Ci ha parlato dei Sanniti, dei Marsi, dei Frentani, dei Piceni: popoli che anticamente abitavano i territori dell’Italia centrale, praticavano la pastorizia e quindi conducevano le greggi a pascolare. I pastori si spostavano, prima dell’arrivo dell’inverno, dalI’Abruzzo fino alla Puglia, per raggiungere territori dove il clima era più mite. I tratturi sono i larghi sentieri erbosi che i pastori percorrevano durante questo viaggio. Un tratturo può essere largo come un campo da calcio, intorno ai 111 metri! Questo lungo cammino fatto per raggiungere pascoli più “ospitali” si chiama “transumanza”. I pastori e le greggi cominciavano il viaggio da Pescasseroli o da Celano, in Abruzzo, e arrivavano fino a Candela o a Foggia, in Puglia. Avevano un santo protettore, San Michele Arcangelo, a cui dedicavano edicole poste sui tratturi. Sui tratturi i pastori cominciarono a posizionare anche pietre che indicavano i chilometri di strada che venivano percorsi, poi misero delle capanne dove alloggiare e riposare. Anche le greggi riposavano in recinti fissi di pietra o di pali e corda da montare la sera. Questi luoghi di sosta si chiamavano "poste”. I tratturi conducevano anche alle sorgenti d’acqua, perché i pastori e le greggi potessero bere. Perché i pastori sceglievano le pecore? Perché queste potevano dare latte, carne e lana… Oggi Antonella ci ha spiegato queste cose interessanti e ci ha portato la lana, che abbiamo lavorato e filato! Durante il nostro prossimo incontro andremo proprio a visitare i tratturi e incontreremo un pastore che ci racconterà un po’ di cose sulla sua esperienza… Alla prossima volta!


Testo: Martina Vasiu

Immagini: Prof Lolli

 
 
 

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